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Nella prefettura di Okayama, nel sud del Giappone esiste una piccola provincia a cui fa capo la città di Bizen, dove si contano quasi più forni che case.
Questa città è famosa per le incredibili ceramiche che qui vengono prodotte da oltre 800 anni.
Realizzate con l'argilla estratta dai campi di riso e cotte in forni realizzati con antiche tecniche, queste ceramiche hanno la particolarità di essere modellate dall'uomo, ma decorate dalla natura mediante gli incontrollabili processi che accadono all'interno dei forni.
In questi forni le ceneri, il fumo e le resine contenute nel legno che viene utilizzato per cuocere le ceramiche cristallizzano sui pezzi creando effetti unici e irripetibili.
La particolarità di queste ceramiche sta nei colori e nelle diverse tonalità che assume la terra, che virano spesso verso un bronzo metallizzato talvolta con punte argentate o effetti iridescenti.
Questo il nome di uno dei due forni utilizzati per cuocere le ceramiche Bizen.
Il forno Anagama è realizzato da un'unica camera di cottura e viene appositamente montato e smontato ad ogni cottura.
Una cottura completa richiede circa 1 mese e mezzo compreso il montaggio del forno e la pulizia dei pezzi.
Questo forno è particolarmente apprezzato per le cotture in riduzione di ossigeno che "stampano" sulla ceramica elementi organici inseriti appositamente nel forno come la paglia avanzata dalla mietitura del riso, decorazione che prende il nome di Hidasuki.
Il Noborigama invece è un forno che utilizza diverse camere di cottura.
Si tratta di un lungo forno inclinato per sfruttare al meglio le correnti di aria calda.
Le cotture in questo forno durano fino a sei settimane.
Questo genera degli effetti generalmente più scuri e permette alle ceneri di pino di sciogliersi completamente e di generare effetti particolarmente interessanti come il Goma ovvero dei piccoli punti in rilievo simili a semi di sesamo, oppure di Botamochi ovvero dei fenomeni di variazione di colore in aree circolari dovute alla sovrapposizione dei pezzi nel forno
Nonostante la ceramica, una volta che viene cotta, non cambia le proprie caratteristiche fisiche, le ceramiche Bizen sono pezzi che sembrano in continua mutazione.
Hanno una vibrazione unica, i colori, la texture e la percezione dell'oggetto variano in base alla luce, al periodo dell'anno, al posto in cui sono esposti.
È come se ogni giorno si scoprisse un pezzo nuovo di ceramica diverso da quello di ieri e diverso da quello che si vedrà domani.
Le ceramiche Bizen sono manufatti in cui l'uomo si occupa solo della forma dell'oggetto, per poi affidare il resto alla natura, al caso e all'entropia.
È il punto di unione e incontro tra artificiale e naturale cristallizzato in un pezzo di arte unico e irripetibile.
Consiglio la lettura della seguente intervista ad un artigiano Bizen a cura del dott. Lorenzo Amato, da cui ho preso alcune informazioni per arricchire il contenuto di questa pagina.
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